Progetto di un fabbricato in struttura mista

Progetto di un fabbricato in struttura mista

Postato il Feb 11, 2014 in Lavori, News Blog |

Il fabbricato in oggetto è stato progettato con materiali diversi: calcestruzzo per le opere di elevazione e di fondazione, oltre che per tutte le pilastrate interne; muratura per le strutture di tompagno (di chiusura esterna); legno per la copertura.

Le figure rappresentano rispettivamente: modellazione tridimensionale della struttura, planimetria di fondazione e planimetria tipo.

1 – DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA
L’edificio oggetto della relazione di calcolo si sviluppa per tre piani fuori terra più un piano semiinterrato; la distribuzione planimetrica prevede un piano seminterrato, un piano rialzato, un piano secondo ed un terzo, oltre la copertura. L’ingresso principale al piano rialzato conduce a una scala realizzata con soletta che porta ai piani superiori. L’edificio è cantinato e ha un tetto a falde composte in legno lamellare. I particolari costruttivi e la tipologia delle sezioni delle strutture in lamellare della copertura verranno definiti dalla ditta fornitrice della copertura. Nella presente si è considerato, semplicemente, una sezione lamellare tipica di 12×30 delle sole orditure principali del tetto.

2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le fasi di analisi e verifica della struttura sono state condotte in accordo alle seguenti disposizioni normative, per quanto applicabili in relazione al criterio di calcolo adottato dal progettista, evidenziato nel prosieguo della presente relazione:

Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321) ”Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”

Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76) ”Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” Indicazioni progettive per le nuove costruzioni in zone sismiche a cura del Ministero per la Ricerca scientifica – Roma 1981.

C.N.R. n. 10024/1986 ”Analisi di strutture mediante elaboratore. Impostazione e Redazione delle relazioni di calcolo”

D. M. LL.PP. 11 marzo 1988 (G.U. 1 giugno 1988 n.127 – Suppl. Ord.) ”Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.”

Decreto Ministero Infrastrutture Trasporti 14 settembre 2005 (G. U. 23 settembre 2005, n. 222 – Suppl.Ord.) “Norme tecniche per le Costruzioni”

Inoltre, per quanto non espressamente previsto nel D.M. 14 settembre 2005 si è fatto riferimento a:

Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003 n. 3274 (G. U. 8 maggio 2003 n. 127 Suppl. Ord. n.72) e s.m.i. “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”

3 – MATERIALI IMPIEGATI E RESISTENZE DI CALCOLO Per la realizzazione dell’opera in oggetto saranno impiegati i seguenti materiali: Calcestruzzo tipo Rck250 (Resistenza caratteristica Rck = 25.0 N/mm2) armato con barre di acciaio ad aderenza migliorata tipo Acciaio FeB44k (Resistenza caratteristica Fyk = 440.0 N/mm2); Lamellare (Resistenza caratteristica Fk = 10.0 N/mm2);

I valori dei parametri caratteristici dei suddetti materiali sono riportati nei tabulati di calcolo, nella relativa sezione.

Per ciascuna classe di calcestruzzo impiegata sono riportati i valori di:

  • Resistenza di calcolo a trazione
  • Resistenza a rottura per flessione 
  • Resistenza tangenziale di calcolo 
  • Modulo elastico normale 
  • Modulo elastico tangenziale 
  • Coefficiente di sicurezza allo Stato Limite Ultimo del materiale
  • Coefficiente parziale di modello 
  • Resistenza cubica caratteristica del materiale 
  • Coefficiente di Omogeneizzazione
  • Peso Specifico
  • Coefficiente di dilatazione termica

Per l’acciaio sono riportati i valori di:

  • Tensione caratteristica di snervamento trazione
  • Modulo elastico normale 
  • Modulo elastico tangenziale 
  • Coefficiente di sicurezza allo Stato Limite Ultimo del materiale 
  • Peso Specifico
  • Coefficiente di dilatazione termica

Tutti i materiali impiegati dovranno essere comunque verificati con opportune prove di laboratorio secondo le prescrizioni della vigente Normativa.

4 – TERRENO DI FONDAZIONE Le indagini effettuate, mirate alla valutazione della velocità delle onde di taglio (VS30) e/o del numero di colpi dello Standard Penetration Test (NSPT), permettono di classificare il profilo stratigrafico, ai fini della determinazione dell’azione sismica, di categoria C [Depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o di argille di media consistenza, con spessori variabili da diverse decine fino a centinaia di metri, caratterizzati da valori di Vs30 compresi tra 180 e 360 m/s (15 Tutti i parametri che caratterizzano i terreni di fondazione sono riportati nei tabulati di calcolo, nella relativa sezione. Per ulteriori dettagli si rimanda alle relazioni geologica e geotecnica.

5 – ANALISI DEI CARICHI Un’accurata valutazione dei carichi è un requisito imprescindibile di una corretta progettazione, in particolare per le costruzioni realizzate in zona sismica.

Essa, infatti, è fondamentale ai fini della determinazione delle forze sismiche, in quanto incide sulla valutazione delle masse e dei periodi propri della struttura dai quali dipendono i valori delle accelerazioni (ordinate degli spettri di progetto). La valutazione dei carichi e dei sovraccarichi è stata effettuata in accordo con le disposizioni dei seguenti provvedimenti: Decreto Ministero Infrastrutture Trasporti 14 settembre 2005 (G. U. 23 settembre 2005, n. 222 – Suppl.Ord.) “Norme tecniche per le Costruzioni” La valutazione dei carichi permanenti è effettuata sulle dimensioni definitive.

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