Elaborati sintetici di calcolo di una struttura in c.a. e legno lamellare – Trentola-Ducenta (Ce)

ELABORATI SINTETICI DI CALCOLO STRUTTURALE
Tipologia Costruttiva: Struttura in cemento armato e copertura in legno lamellare
Comune: Trentola-Ducenta Provincia: Caserta
Classe di edificio: II Vita nominale: 50 anni

DESCRIZIONE GENERALE DELL’ OPERA
La presente relazione di si riferisce ad una casa ad uso residenziale da realizzarsi nel comune di Trentola-ducenta (CE). L’opera in questione sarà realizzata in cemento armato, ad eccezione della copertura che verrà realizzata in legno lamellare. La casa presenta un piano interrato, delimitato da setti controterra, da un piano rialzato e un piano mansardato. I materiali impiegati per la costruzione sono:

  • calcestruzzo C28/35
  • legno lamellare GL24h

 

Guarda alcuni elaborati sintetici:

 

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Calcolo di una struttura in muratura ordinaria – Lucera (Fg)

Calcolo di una struttura in muratura ordinaria – Lucera (Fg)

RELAZIONE SUI MATERIALI

Tipo di costruzione: Edificio in muratura portante di mattoni pieni.

Ubicazione:
LUCERA (FG)

Progettista delle strutture:
Dott. Ing. ALBANO Giuseppe

Normativa di riferimento

D.M. 14/01/2008

Caratteristiche dei materiali impiegati nel progetto:

  • Calcestruzzo tipo C25/30 (Resistenza caratteristica Rck = 30.0 N/mm2) armato con barre di acciaio ad aderenza migliorata tipo Acciaio B450C (Resistenza caratteristica Fyk = 450.0 N/mm2);
  • Legno Lamellare GL24h (Resistenza caratteristica = 24.0 N/mm2);
  • Muratura in mattoni pieni e malta di calce (Resistenza caratteristica = 4.0 N/mm2).

Caratteristiche dell’opera
Strutture verticali: muratura in mattoni pieni, pilastri in c.a., pilastri in muratura
Strutture orizzontali: volte, travi in legno lamellare, travi in c.a., solaio in latero-cemento

Classe di duttilità: BASSA

Sovraccarichi utili – esclusi i pesi propri
Carichi riportati in relazione di calcolo e tabulati.

Carichi, spostamenti, sollecitazioni, verifiche allo SLU e allo SLE, effetti del II ordine, verifiche di regolarità per condizioni di carico non sismiche:
Si vedano i tabulati di calcolo strutturale allegati alla relazione di calcolo e tecnica generale

Vincoli considerati: incastro e cerniera.

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Analisi strutturale di una torre eolica

Tipologia Costruttiva: AEROGENERATORE Northern Power Systems ® NPS 60C-24-37
Classe di edificio: II
Vita nominale: 50 anni
Classe di duttilità: BASSA

DESCRIZIONE GENERALE DELL’ OPERA
Il presente progetto prevede l’installazione di una torre eolica il cui fusto è composto da tre tronchi in acciaio con sezione circolare cava variabile lungo l’asse lungitudinale. I collegamenti tra i tronchi avvengono tramite flange bullonate.
Il calcolo riguarda il fusto della turbina eolica Northern Power Systems ® NPS 60C-24-37 e la verifica delle unioni bullonate.

I carichi a cui è stata sottoposta la struttura e per i quali si sono verificati gli SLU e gli SLE, oltre al peso proprio degli elementi costituenti la struttura stessa e all’ azione sismica, sono:
– azione del vento sul fusto della torre (nelle due direzioni X e Y)
– carichi derivanti dall’ azione del vento sulle pale e sull’ aerogeneratore

I CARICHI
Come già accennato in precedenza, l’opera è soggetta oltre che all’azione del peso proprio e all’azione sismica, anche all’azione del vento che per questo tipo di opere riveste un ruolo principale.
Nel modello di calcolo per schematizzare l’azione del vento si sono previsti due casi di carico.

1) Azione del vento sul fusto della torre (valutato secondo d.m.14/01/2008)

2) Azione del vento sulle pale e sulla navicella (fornite dal costruttore)

Entrambe queste azioni agiscono contemporaneamente sulla costruzione.

LE ANALISI
Le analisi condotte sono finalizzate alla determinazione dello stato tensionale e deformativo dell’ opera. Inoltre poichè per tali opere è importante valutare gli effetti aeroelastici del distacco di eventuali vortici dalla superficie della struttura la cui frequenza dipende dalla velocità media del vento, e dalla forma e dimensione della sezione e confrontarla con la frequenza propria della struttura inquanto se la frequenza del distacco dei vortici è prossima a una frequenza propria, si attuano condizioni di risonanza che danno luogo ad ampiezze di oscillazione tanto maggiori quanto minore è lo smorzamento e la massa della struttura o dell’elemento; per tale motivo per valutare anche i modi di vibrare della struttura è stata condotta un analisi modale.

I RISULTATI
Nelle combinazioni agli SLU e SLV si osserva lo stato tensionale assicurandosi che non superi i limiti di progetto, in altre parole ci si assicura che la tensione massima che si genera nell’acciaio del fusto della torre non supera la tensione di snervamento.

Nelle combianziona agli SLE e SLD si osserva invece il campo deformativo. Le verifiche agli stati limite di eserizio e agli stati limite di danno sono soddisfatte se le deformate e quindi gli spostamenti sono al disotto dei valori ammissibili per l’ opera. Si deve verificare qunidi, che lo spostamento massimo non comprometta la funzionalità dell’ opera.

Lo studio continua con:
– Verifica del distacco dei vortici,
– Analisi di buckling,
– Verifica delle unioni bullonate,
– Progetto e Verifica delle fondazioni

a cura dell’
ing. Gaetano Pezzicoli

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Ingegneria delle strutture per pannelli in x-lam di un fabbricato. Bergamo

Progettazione in legno lamellare di un edificio per uso residenziale.
La costruzione  consta di un piano terra ed un primo piano. La tipologia strutturale adottata è quella a pareti X-Lam (pareti interne portanti 90 mm; pareti esterne portanti 100 mm) con solaio interpiano praticabile realizzato con pannelli a 5 strati da 163 mm e larghi 125 cm.
La struttura di copertura è realizzata con tetto a doppia falda costituito da travi di colmo, travi di banchina e travetti a supporto del pacchetto di copertura.
Caratteristiche meccaniche del materiale utilizzato, “Lamellare GL24c”:

  • f_(m,k)=24 N/mm²
  • f_(t,0,k)=14 N/mm²
  • f_(t,90,k)=0.35 N/mm²
  • f_(c,0,k)=21 N/mm²
  • f_(c,90,k)=2.4 N/mm²
  • f_(v,k)=2.2 N/mm²
  • E_(0,mean)=11600 N/mm²
  • E_0,05=9400 N/mm²
  • E_(90,m)=320 N/mm²
  • G_mean=590 N/mm²
  • P_k=350 da N/mc
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Progettazione e verifica delle strutture in legno di un edificio plurifamiliare. Roma

La presente relazione è relativa alla progettazione e verifica delle strutture in legno lamellare di un fabbricato adibito a civile abitazione, sito nel comune di Roma.

La tipologia strutturale è del tipo a pareti (o mista equivalente a pareti) con elementi resistenti verticali costituiti da pannelli in XLam ed elementi portanti orizzontali costituiti da travi in legno lamellare GL24c.

L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra ed è, inoltre, rialzato rispetto alla quota fondazione.

I solai di piano in legno così come il tetto sono realizzati con travi e assito, a supporto del pacchetto di chiusura.

Le strutture di fondazione sono profonde con pali in cemento armato. Questa soluzione è stata necessaria al fine di superare i primi strati di terreno, con caratteristiche meccaniche scarse, e raggiungere strati di terreno più profondi con capacità portante adeguata alla struttura in esame.

Nelle immagini sottostanti riportate in galleria  è possibile osservare, oltre alle viste 3D strutturali del fabbricato, delle mappe a colori esplicative dei seguenti risultati di calcolo:
– comportamento dell’edificio sotto l’azione dei carichi in condizioni statiche (valore della freccia massima pari a 1.06 cm);
– andamento e distribuzione delle tensioni sui pannelli in XLam.

Infine nelle ultime due immagini sono riportate le carpenterie di piano rispettivamente del primo impalcato e della copertura.

1 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Le fasi di analisi e verifica della struttura sono state condotte in accordo alle seguenti disposizioni normative, per quanto applicabili in relazione al criterio di calcolo adottato dal progettista, evidenziato nel prosieguo della presente relazione:

Legge 5 novembre 1971 n. 1086 (G. U. 21 dicembre 1971 n. 321)
”Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica”

Legge 2 febbraio 1974 n. 64 (G. U. 21 marzo 1974 n. 76)
”Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche”
Indicazioni progettive per le nuove costruzioni in zone sismiche a cura del Ministero per la Ricerca scientifica – Roma 1981.

D. M. Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G.U. 4 febbraio 2008 n. 29 – Suppl. Ord.)
”Norme tecniche per le Costruzioni”

Inoltre, in mancanza di specifiche indicazioni, ad integrazione della norma precedente e per quanto con esse non in contrasto, sono state utilizzate le indicazioni contenute nella:

Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 – Suppl. Ord.)
“Istruzioni per l’applicazione delle ‘Norme Tecniche delle Costruzioni’ di cui al D.M. 14 gennaio 2008”.

CNR-DT 206/2007 – “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno”.

2 – MATERIALI IMPIEGATI

Per la realizzazione dell’opera in oggetto saranno impiegati i seguenti materiali:
Legno Lamellare GL24c (Resistenza caratteristica = 21.0 N/mm2);
Calcestruzzo tipo C25/30 (Resistenza caratteristica Rck = 30.0 N/mm2) armato con barre di acciaio ad aderenza migliorata tipo Acciaio B450C (Resistenza caratteristica Fyk = 450.0 N/mm2).

3 – PROGETTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI

La verifica degli elementi allo SLU avviene col seguente procedimento:
• si costruiscono le combinazioni non sismiche in base al D.M. 14.01.2008, ottenendo un insieme di sollecitazioni;
• si combinano tali sollecitazioni con quelle dovute all’azione del sisma (nel caso più semplice si hanno altre quattro combinazioni, nel caso più complesso una serie di altri valori).
• per sollecitazioni semplici (flessione retta, taglio, etc.) si individuano i valori minimo e massimo con cui progettare o verificare l’elemento considerato; per sollecitazioni composte (pressoflessione retta/deviata) vengono eseguite le verifiche per tutte le possibili combinazioni e solo a seguito di ciò si individua quella che ha originato il minimo coefficiente di sicurezza.

3.1 – Verifiche di Instabilità (Aste in legno)

Per tutti gli elementi strutturali sono state condotte verifiche delle membrature nei confronti di possibili fenomeni di instabilità, quali lo sbandamento laterale degli elementi compressi o pressoinflessi secondo le indicazioni del par. 4.4.8.2 del D.M. 14 gennaio 2008; in particolare sono state effettuate le seguenti verifiche:
• Verifiche di stabilità per elementi compressi;
• Verifiche di stabilità per elementi inflessi e compressi (secondo il § 6.5.2.3 della CNR-DT 206/2007).

Si precisa che nel caso della verifica di stabilità per elementi inflessi e compressi, sia per i pilastri che per le travi, sono considerati gli effetti di svergolamento per entrambi i piani di flessione.

3.2 – Verifiche di Deformabilità (Aste in legno)

Le deformazioni di una struttura, dovute agli effetti delle azioni applicate, degli stati di coazione, delle variazioni di umidità e degli scorrimenti nelle unioni, devono essere contenute entro limiti accettabili, sia in relazione ai danni che possono essere indotti ai materiali di rivestimento, ai pavimenti, alle tramezzature e, più in generale, alle finiture, sia in relazione ai requisiti estetici ed alla funzionalità dell’opera.
Considerando il particolare comportamento reologico del legno e dei materiali derivati dal legno, si devono valutare sia la deformazione istantanea sia la deformazione a lungo termine.
La deformazione istantanea si calcola usando i valori medi dei moduli elastici per le membrature.
La deformazione a lungo termine può essere calcolata utilizzando i valori medi dei moduli elastici ridotti opportunamente mediante il fattore 1/(1+kdef), per le membrature.

3.3 – Verifiche delle unioni legno-legno e degli appoggi

Le unioni legno-legno sono rappresentate da intagli opportunamente sagomati per consentire la realizzazione, ad esempio di travature reticolari e simili. Un’asta può pertanto presentare alle estremità diverse facce variamente orientate, per le quali vengono effettuate verifiche a compressione generalmente inclinata rispetto alle fibre, previa ripartizione della componente di sforzo normale tra le facce stesse.
In maniera analoga si procede per gli elementi appoggiati, per i quali si valuta la resistenza a compressione inclinata rispetto alle fibre.

A cura dell’ Ing. Mario Capobianco

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